
Sotto molti punti di vista, il Portogallo è un Paese ancora tutto da scoprire, tanto che sta diventando una destinazione sempre più gettonata dai giovani che vogliono lavorare all’estero.
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QUALI SONO I DOCUMENTI NECESSARI PER LAVORARE IN PORTOGALLO?
Indice dei contenuti
I cittadini dell’Unione europea non hanno bisogno di un visto portoghese o di un permesso di lavoro. Dovrai ottenere un certificato di residenza (Certificado de Registo) se prevedi di lavorare nel paese per più di 3 mesi. Per ottenere questo documento, devi fare domanda presso il municipio locale (Câmara Municipal) e fornire un documento di identità valido, una dichiarazione che attesti che sei impiegato in Portogallo o una dichiarazione che disponi di risorse finanziarie sufficienti per sostenere te e la tua famiglia e un assicurazione sanitaria, se il tuo paese ha gli stessi requisiti per i cittadini portoghesi.
I cittadini di paesi al di fuori dell’UE, invece, avranno bisogno di un permesso di lavoro portoghese prima di poter lavorare in Portogallo. Nella maggior parte dei casi, un permesso di lavoro portoghese è concesso solo ai lavoratori al di fuori dell’UE se gli è stato offerto un lavoro sicuro o se sono sposati con un cittadino portoghese. Una volta trovato un lavoro, il datore di lavoro farà domanda per un permesso di lavoro portoghese (Autorização de Trabalho) dalle autorità portoghesi del lavoro, se il contratto è più lungo di 3 mesi.
Una volta che hai un contratto di lavoro e il tuo permesso è approvato, devi richiedere quanto segue:
- un visto di lavoro portoghese, se la tua nazionalità richiede un visto per entrare in Portogallo o se il tuo impiego è inferiore a 6 mesi.
- un permesso di soggiorno se prevedi di fermarti e lavorare in Portogallo a lungo termine. Il tipo di permesso di soggiorno di cui avrai bisogno dipende dal tuo impiego.
COM’È LAVORARE IN PORTOGALLO?
Le condizioni di lavoro in Portogallo sono simili a quelli che troviamo in Italia: in generale, un dipendente non dovrebbe superare le otto ore di lavoro al giorno, per un massimo di 40 alla settimana, anche se alcuni contratti collettivi possono contemplare un aumento fino a 4 ore al giorno, basta che non si superino le 60 ore settimanali. I giorni di vacanza annuale non possono essere meno di 22, esclusi naturalmente i riposi settimanali.
Il costo della vita in questo Paese europeo è aumentato molto negli ultimi anni, soprattutto nelle città più grandi e turistiche, anche se rimane al di sotto della media europea, ma anche lo stipendio medio in Portogallo è un pochino più basso rispetto a quello di altri Paesi europei: si aggira infatti intorno agli 800 euro al mese.
Per quanto riguarda gli alloggi, è possibile consultare siti web specializzati che si occupano di appartamenti e camere in affitto, oppure rivolgersi ad agenzie immobiliari locali. Trovare alloggio in Portogallo a buon prezzo è particolarmente difficile nelle grandi città come Porto e Lisbona, ma in paesi più piccoli è più semplice trovare sistemazioni economiche. In genere i contratti di affitto hanno una durata minima di sei mesi, con il versamento di un mese di caparra.
QUALI SONO I SETTORI PIÙ SVILUPPATI IN PORTOGALLO?
In generale la forza lavoro in Portogallo si concentra molto nel settore del turismo, che va per la maggiore nelle principali città e nella regione sud del Paese, l’Algarve, un luogo veramente meraviglioso e meta anche di molti pensionati. Bene anche il settore dei servizi e quello industriale, senza sottovalutare l’industria agraria che gioca un ruolo fondamentale su tutto il territorio.
Altri due settori che hanno una buona richiesta di lavoro sono quelli legati all’informatica (specialmente i programmatori) e alle telecomunicazioni (operatori di call center). Le aziende italiane in Portogallo potrebbero essere un altro punto di partenza per molti italiani: Calzedonia, Lavazza e Fiat sono solo alcuni degli importanti marchi italiani che producono beni e servizi in Portogallo.
Insegnare italiano è un’altra ottima opportunità che possono sfruttare tutti i connazionali che conoscono bene il portoghese. Per ciò che concerne le professioni in crescita in Portogallo segnaliamo: commessi e addetti alle vendite, operai del settore tessile, cuoio e pellicce, e addetti alle pulizie e collaboratori domestici.
Se poi siete alla ricerca di lavori a breve termine, magari estivi per fare una prima esperienza all’estero, allora puntate sulla ristorazione e sul turismo. Tra aprile e fine ottobre gli alberghi, i ristoranti e le diverse strutture turistiche site nelle principali città e lungo la costa hanno sempre bisogno di personale. Potrebbe essere inoltre un’occasione per conoscere meglio il Paese, approfondire la conoscenza della lingua, capire se il Portogallo può fare al caso nostro e prendere anche i primi contatti lavorativi.
Altro modi di trovare lavoro in Portogallo sono quelli di consultare siti web specializzati oppure, se già vi trovate sul luogo, rivolgersi all’ufficio di collocamento (centro de emprego) presente in quasi tutte le città.
Un’altra possibilità di lavoro in Portogallo per italiani è rappresentata dalle aziende italiane che operano anche sul territorio portoghese. Alcuni esempi? Menarini per i prodotti farmaceutici, Benetton, Calzedonia, Fiat, Lavazza, Luxottica, Generali, Angelini e molte altre.
DOVE TROVARE LE OFFERTE DI LAVORO IN PORTOGALLO
Diversi i siti che vi aiutano nella ricerca di un lavoro. Tra questi uno dei più accreditati con interessanti offerte di lavoro in Portogallo è Indeed. Più istituzionali l’EURES Portogallo, l’equivalente dell’Ufficio di Collocamento dell’Unione Europea, e il Centro dell’Impiego in Portogallo che oltre a fornire molte informazioni davvero utili su come si lavora in Portogallo vi darà la possibilità di navigare tra le diverse professioni di cui le aziende sono alla ricerca.
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