Gli anni di studio che hanno portato al conseguimento di una laurea posso essere recuperati ai fini contributivi. Questa procedura viene definita come “riscatto della laurea”, anche se non viene molto utilizzata a causa dei suoi costi eccessivi.
QUALI TIPI DI LAUREE SI POSSONO RISCATTARE?
Indice dei contenuti
Al fine contributivo, è possibile riscattare solo alcuni tipi di titoli di studio. In particolare, possono procedere al riscatto le persone che hanno conseguito i seguenti titoli:
- Laurea Triennale
- Laurea Magistrale
- Diplomi Universitari (minimo 2 anni, massimo 3)
- Diplomi di Laurea (minimo 4 anni, massimo 6)
- I Diplomi di specializzazione post-laurea
- Dottorati di Ricerca
- AFAM (Alta formazione Artistica e Musicale)
È possibile, inoltre, riscattare la laurea conseguita all’estero, se il titolo di studio ha valore in Italia. Il riscatto è possibile ai fini Inps anche per i dottorati e i diplomi di specializzazione post laurea effettuati all’estero, che abbiano valore in Italia.
COME SI CALCOLA IL RISCATTO DELLA LAUREA?
Il costo derivante dal calcolo del riscatto dell laurea non è fisso, ma cambia in base all’ammontare dell’assegno del lavoratore.
Il costo dell’operazione, infatti, dipende dallo stipendio percepito al momento della domanda. In linea generale si può affermare che il riscatto della laurea risulta più conveniente quanto prima viene fatta la richiesta. Va anche considerato come la richiesta possa essere inviata anche da inoccupati che non abbiano iniziato l’attività lavorativa e non risultino iscritti ad alcuna forma obbligatoria di previdenza.
Vediamo qualche esempio del calcolo del riscatto della laurea:
COME SI INOLTRA LA DOMANDA DI RISCATTO?
L’INPS con il messaggio n°4488 del 2017 ha annunciato alcune novità per la procedura telematica necessaria per il riscatto della laurea.
L’ente ha ricordato che il percorso per accedere al servizio, disponibile sul sito ufficiale dell’INPS, è il seguente:
Prestazioni e servizi -> Tutti i Servizi -> Riscatto di laurea
Come per tutti i servizi online dell’INPS, anche per il riscatto della laurea bisogna essere in possesso del PIN di autenticazione, preferibilmente quello Dispositivo.
Una volta effettuato l’accesso, il sistema identifica l’utente o come “inoccupato”, e quindi non iscritto ad alcuna forma obbligatoria di previdenza, o come “già iscritto” ad una gestione previdenziale.
Qui i cittadini potranno accedere a diverse funzioni, quali:
- inserimento della domanda: in quest’area si può compilare il modulo di domanda indicando i periodi che si intendono riscattare a fini pensionistici, allegando tutta la documentazione richiesta dal sistema. Ed è in quest’area che si trova una delle novità più importanti annunciate dall’INPS: d’ora in avanti, infatti, i cittadini possono chiedere il riscatto di più corsi di studiutilizzando un solo modulo;
- consultazione della domanda: una volta inviata la domanda sarà possibile tenerla sotto costante osservazione. Qui infatti vengono visualizzate tutte le informazioni in merito alla sede INPS di assegnazione, al numero di protocollo e allo stato della pratica. Sempre in quest’area è possibile stampare la domanda o la ricevuta di protocollo;
- simulazione del calcolo: qui il cittadino può farsi un’idea del costo da sostenere per riscattare gli anni di Università. La simulazione è disponibile sia per gli inoccupati che per coloro che risultano già iscritti ad una gestione previdenziale.
- c’è poi un’area dedicata alla “scheda informativa” nella quale sono presenti tutti i più importanti riferimenti normativi, più una spiegazione sintetica della materia.
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