PERMESSI: COSA SONO E COME USARLI

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Assenze dall’ufficio: quando è possibile chiedere i permessi e che cosa sono.

La scorsa settimana ho parlato della differenza tra ferie e Rol – riduzione orario di lavoro –  dicendoti che avremmo trattato anche la differenza tra i vari permessi di lavoro utilizzabili per l’astensione dall’ufficio. Oggi parliamo proprio di questo. Vediamo nello specifico quali sono gli altri permessi e quando poterli usare.

COSA SONO I PREMESSI RETRIBUITI

I permessi retribuiti sono periodi di tempo duranti i quali al lavoratore è concesso, per particolari circostanze, di assentarsi dal lavoro senza perdere la retribuzione. Si tratta di permessi che il dipendente chiede in base alle sue necessità , per motivi più o meno piacevoli e che il datore di lavoro deve concedere. Per le regole e le modalità di utilizzo dei permessi bisogna fare riferimento a due diverse fonti di diritto del lavoro: le leggi e i Contratti collettivi nazionali di lavoro (CCNL). I permessi retribuiti regolati dalle normative di legge infatti sono validi per tutte le categorie di lavoratori, pubblici e privati, e nessun CCNL può cancellarle. Tuttavia i singoli comparti possono disciplinare la materia in modi differenti.

QUALI SONO I PERMESSI RETRIBUTI

I CCNL solitamente riconoscono i permessi retribuiti per i casi seguenti:
  • Lutto. Il lutto per la morte del coniuge o di un parente entro il secondo grado o di affini di primo grado o di un soggetto componente la famiglia anagrafica del dipendente. I permessi retribuiti per lutto riconoscono il diritto al lavoratore di assentarsi dal lavoro per tre giorni consecutivi entro i sette giorni successivi alla data del decesso.
  • Concorsi ed esami. Il dipendente ha diritto ad un massimo di otto giorni all’anno di permessi retribuiti per partecipare a concorsi o esami.
  • Matrimonio. In caso di nozze, il lavoratore ha diritto a 15 giorni (incluso quello della cerimonia) consecutivi di permessi retribuiti. Il dipendente può godere di tali permessi retribuiti durante l’anno solare in cui si è congiunto in matrimonio. I permessi retribuiti per il matrimonio non influiscono sui giorni di ferie maturati e sono considerati ai fini dell’anzianità di servizio.
  • Nascita figli. In tal caso i beneficiari dei permessi retribuiti sono i papà che possono godere di circa 3 giorni di assenza dal lavoro pagata. ( vedi anche Congedo di maternità e Congedo di paternità )
  • Gravi motivi personali o familiari. I permessi retribuiti per gravi motivi familiari o personali corrispondono a 3 giorni ogni anno convertibili, sotto richiesta e previa accettazione da parte dell’Ufficio del Personale, in 18 ore annuali. E’ l’Ufficio del Personale dell’azienda che valuterà se la motivazione che spinge il lavoratore a richiedere un permesso retribuito possa o meno rientrare tra i “gravi motivi personali”.
  • Documentata grave infermità. L’infermità può essere relativa: al coniuge, anche legalmente separato, o di un parente entro il secondo grado, anche non convivente,o di un soggetto componente la famiglia anagrafica del dipendente. I permessi retribuiti derivanti dalla grave infermità di una persona cara possono essere massimo tre giorni all’anno da godere entro 7 giorni dall’insorgenza della grave patologia oppure il dipendente può fare richiesta di una riduzione dell’orario pari al numero di ore di lavoro previste nei giorni di permesso che il dipendente interessato intende sostituire.
  • Donazione del sangue. Il lavoratore che vuole richiedere il permesso per la donazione di sangue deve aver subito un prelievo di almeno 250 grammi. Ogni CCNL stabilisce le modalità e tempistiche del preavviso di cui il lavoratore è tenuto a dar conto. La giornata di riposo è di 24 ore a decorrere dal momento della donazione o da quando il lavoratore si è assentato dal luogo di lavoro. Inoltre è obbligatorio presentare la certificazione della donazione firmata dal medico che ha eseguito il prelievo.
  • Impiegati nei seggi elettorali. Questi permessi spettano agli scrutatori, ai segretari e ai presidenti di seggio, ma anche ai rappresentanti di lista: l’assenza è concessa nella giornata antecedente al voto (solitamente il sabato), in quella dello svolgimento (la domenica) e per lo scrutinio (il lunedì). Qualora quest’ultimo non sia stato ancora completato entro la mezzanotte del lunedì, allora anche per il martedì si beneficia di un giorno di permesso. I permessi per gli impiegati nei seggi elettorali sono interamente retribuiti e danno diritto ad eventuali riposi compensativi.
  • Assistenza a familiari con handicap. È la legge 104 a riconoscere ai lavoratori che devono assistere familiari con handicap la possibilità di assentarsi dal lavoro per 3 giorni o – in alternativa – 18 ore al mese. I giorni di permesso sono retribuiti interamente e coperti dalla contribuzione figurativa. Anche al dipendente affetto da handicap viene data la possibilità di richiedere 3 giorni di permesso retribuiti ogni mese, oppure in alternativa 2 ore di permesso (1 ora quando l’orario di lavoro è inferiore alle 6 ore) ogni giorno.
Questi sono i casi in cui puoi ricorrere ai permessi retribuiti, ti sei mai trovato nella situazione di doverne usufruire? Raccontami come è andata nei commeti⬇?

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