Home stager, la professione per chi ha passione per le case, per il design, per chi conosce i cataloghi di arredo a memoria ed ha gusto da vendere.
Chi è l’Home stager
Indice dei contenuti
In Italia questa figura professionale sta prendendo piede da poco tempo, supporto sia per privati che per agenzie immobiliari, in un momento di stallo del settore sta dando nuovo smalto a chi deve vendere o affittare un immobile.
Negli stati uniti, così come nei paesi anglosassoni è invece una professione già avviata da almeno 20 anni e soprattutto molto apprezzata in quanto, se il professionista sa svolgere bene il proprio lavoro, puo’ aggiungere valore all’immobile portando a vendere a buon prezzo e in minor tempo.
Il vantaggio di affidarsi ad un professionista è quello di dare all’ immobile personalità neutra, senza contaminazioni personali. Con un budget ridotto e con interventi poco invasivi e non strutturali l’obiettivo è quello di far vendere la casa.
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Quali requisiti servono per essere un buon Home stager
L’improvvisazione si sa non è mai una buona consigliera, indubbiamente è un lavoro che ha bisogno di una buona dose ci creatività ma bisogna possedere anche conoscenze e competenze trasversali che includono campi diversi e tra loro eterogenei.
È necessaria una buona conoscenza di tecniche fotografiche. Un annuncio di vendita o di affitto deve colpire l’occhio del potenziale cliente, pertanto è indispensabile mettere in risalto le qualità dell’appartamento attraverso immagini ben confezionate.
È indispensabile conoscere fondamenti di interior design e di essere continuamente aggiornati.
Altro aspetto importante è avere conoscenze nelle tecniche di marketing, specialmente immobiliare e non possono mancare ottime doti comunicative; riuscire ad arredare un appartamento vuoto potrebbe essere semplice ma convincere la signora X che il mobile o la tappezzeria che ha scelto per la sua casa sono demodè e sarebbe meglio sostituirli, potrebbe non essere così banale se non si è in grado di entrare in sintonia con il cliente.
Buon gusto ed estetica sono ovviamente indiscutibili.
Non esiste una vera e propria scuola o titolo, al momento in Italia non esistono regolamenti che disciplinano l’home staging come professione così come non esistono certificazioni che abbiano riconoscimento legale, detto questo è probabile si troverà più avvantaggiato chi possiede esperienze legate al settore, come ad esempio:
- architetti
- interior design;
- agenti immobiliari:
- esperti di arredamento;
- stylist;
- art buyer.
Cosa serve per fare l’home stager
Per essere un home stager di successo e battere la concorrenza, serve anche sapersi vendere. Ciò può significare aver bisogno di:
- un biglietto da visita da lasciare a clienti o potenziali collaboratori;
- un sito web professionale e ben ottimizzato sui motori di ricerca;
- essere attivo sui social network, magari con una pagina Facebook dedicata, o ancor meglio un profilo Instagram. Le foto avranno infatti una rilevanza fondamentale nell’illustrare chiaramente cosa si fa e come si lavora;
Non tutti hanno conoscenza tali che consentono di seguire siti internet, social e quant’altro, in questo caso ci si può rivolgere ad agenzie specializzate nel web marketing.
Dove lavora
Gli sbocchi lavorativi per la professione dell’home stager vanno dalla consulenza diretta presso i privati alla collaborazione con agenzie immobiliari che si avvalgono del supporto di un professionista per valorizzare il paniere di appartamenti con l’obiettivo di vendere in tempi brevi e a condizioni migliori.
Cosa fa un Home stager
Potremmo banalmente dire che rende la casa più bella, ma una simile descrizione è fin troppo riduttiva. Come ho detto, essere un home stager efficace significa rendere un immobile desiderabile aumentarne il valore e rendendolo velocemente “piazzabile”.
L’home stager deve saper individuare rapidamente i punti deboli e di forza di una casa, deve essere in grado di annullarli o mimetizzarli e di valorizzarli quando è possibile. Come ho detto prima, tutto questo la maggior parte delle volte senza interventi costosi o strutturali ma ottimizzando quello che già c’è.
Quanto guadagna
Generalmente le consulenze per privati partono da un minimo di 300 euro a seconda della richiesta e dell’immobile che si vuole trattare.
La parcella potrebbe aumentare a seconda dell’esperienza e delle qualità comprovate del professionista ma in genere non sono inferiori a 30 euro l’ora.
Va ricordato che l’obiettivo finale è quello di vendere una casa, pertanto la “commissione” data all’home stager per valorizzarla sarà spesa con piacere da chi non è diffidente nei confronti di questo mestiere, ma anzi ne comprende appieno le potenzialità.
Dopotutto, investire sul lavoro dell’home stager risulta di solito più redditizio di un immobile che rimane invenduto per mesi o, addirittura, per anni.
Per concludere, quello dell’ home stager può essere un lavoro appassionante ed entusiasmante ma non è privo di difficoltà, come tutti i lavori in cui si tratta direttamente con il cliente.
Una buona dose di pazienza e buon senso devono accompagnarti ogni giorno se decidi di trasformare la tua passione in un lavoro e dovresti approfittare del momento visto che il mercato non è ancora saturo e potresti in poco tempo diventare un guru del settore.
Pensi di aver dato finalmente un nome al lavoro dei tuoi sogni? Fammelo sapere nei commenti.
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