Come abbiamo detto più volte il curriculum vitae è il nostro biglietto da visita, scriverne uno non è cosa banale, per far si che le aziende lo prendano in considerazione bisogna scrivere un cv efficace.
Quindi, una volta inserite le vostre esperienze lavorative, dopo aver dato la giusta importanza alle soft skills e controllato più volte i vostri dati personali bisogna rendere queste informazioni utilizzabili dall’azienda. In che modo? Autorizzandoli al trattamento dei dati sensibili.
AUTORIZZAZIONE AL TRATTAMENTO DEI DATI
Indice dei contenuti
Autorizzare chi riceve il vostro cv, come ad esempio il datore di lavoro, i responsabili risorse umane, selezionatori etc. , al trattamento dei dati sensibili inseriti nel curriculum, significa permettete ai soggetti sopra menzionati di poter usare i vostri dati personali per procedere nelle fasi della selezione oppure per conservarli in vista di future ricerche di lavoro.
COSA SONO I DATI PERSONALI
I dati personali sono tutte le informazioni che identificano una persona fisica e che possono fornire dettagli sulle sue caratteristiche, le sue abitudini, il suo stile di vita, le sue relazioni personali, il suo stato di salute, la sua situazione economica, etc.
I dati personali si dividono in 3:
- Identificativi: nome, cognome, numeri di telefono, indirizzi e-mail, indirizzo di abitazione. In generale, qualunque informazione che permette l’identificazione diretta di persone fisiche, persone giuridiche, enti o associazioni.
- Sensibili: quelli che possono rivelare l’origine razziale, le convinzioni religiose o di altro genere, le opinioni politiche, l’adesione a partiti, sindacati, associazioni od organizzazioni , lo stato di salute e la vita sessuale.
- Giuridici: quelli che possono rivelare l’esistenza di determinati provvedimenti giudiziari soggetti ad iscrizione nel casellario giudiziale (ad esempio, i provvedimenti penali ) o la qualità di imputato o di indagato.
LA LEGGE SULLA PRIVACY
In Italia ciò che regola la Privacy ed i Dati Personali è il Decreto Legislativo Dlgs 196 del 30 giugno 2003 (“Codice della privacy” ), che ora si somma alla disciplina, anche a livello Europeo secondo il GDPR 2016/679 – Regolamento Europeo sulla Protezione Dati, che rafforza e rende più omogenea la protezione dei dati personali tra gli Stati membri.
Autorizzare un’azienda al trattamento dei dati personali la solleva da eventuali responsabilità e possibili problemi legati al mancato rispetto della ormai nota legge riguardo la Privacy, pertanto, in assenza della dichiarazione del trattamento dati, chi riceve il CV non può fare alcun uso dei dati in esso contenuti.
QUALE DICITURA INDICARE NEL CV
Se è vostra intenzione autorizzare al trattamento dei dati sono diverse le diciture che possono essere inserite, diverse ma tutte con lo stesso significato:
- Autorizzo il trattamento dei miei dati personali presenti nel cv ai sensi del Decreto Legislativo 30 giugno 2003, n. 196 “Codice in materia di protezione dei dati personali” e del GDPR (Regolamento UE 2016/679).
- Autorizzo il trattamento dei dati personali contenuti nel mio curriculum vitae in base all’art. 13 del D. Lgs. 196/2003 e all’art. 13 GDPR 679/16.
- Autorizzo il trattamento dei miei dati personali ai sensi del Dlgs 196 del 30 giugno 2003 e dell’art. 13 GDPR (Regolamento UE 2016/679) ai fini della ricerca e selezione del personale.
L’autorizzazione può essere inserita in calce al Curriculum Vitae (ossia al termine dello stesso in fondo alla pagina) così da rendere più fluida la lettura e valutazione dello stesso.
Per essere sicuri che i vostri dati siano utilizzati al solo scopo della selezione e non per fini commerciali potete anche aggiungere di seguito alle diciture precedenti “ai fini di attività di Ricerca e Selezione del Personale e contatti lavorativi.”
Infine è necessario apporre la propria firma subito dopo la dichiarazione liberatoria.
È OBBLIGATORIO INSERIRE L’AUTORIZZAZIONE AL TRATTAMENTO DEI DATI?
I CV inoltrati in risposta ad un annuncio, o che comunque vengono inviati spontaneamente dai candidati, non devono contenere nessuna espressa menzione di “autorizzazione al trattamento”.
L’inoltro della candidatura rappresenterebbe già di per sé un valido consenso ai sensi dell’art 4 (11) del Reg. UE 2016/679:
“qualsiasi manifestazione di volontà libera, specifica, informata e inequivocabile dell’interessato, con la quale lo stesso manifesta il proprio assenso, mediante dichiarazione o azione positiva inequivocabile, che i dati personali che lo riguardano siano oggetto di trattamento”.
Resta invece indispensabile il requisito, in carico all’azienda selezionatrice , di fornire l’informativa privacy.
L’informativa potrà essere presente nell’annuncio (ove presente) o potrà essere fornita successivamente alla ricezione del curriculum vitae quando, per esempio, il selezionatore contatterà il candidato in quanto interessato al profilo in linea con le ricerche in corso.
In caso di iscrizione del CV in una banca dati l’informativa potrà essere fornita preliminarmente alla iscrizione stessa.
Tutto questo in linea teorica, è sempre consigliabile l’inserimento dell’autorizzazione al trattamento dei dati poiché, ancora oggi, capita di incontrare selezionatori che richiedono espressamente tale formula pena l’impossibilità di proseguire l’eventuale iter di selezione.
Eri a conoscenza di dover aggiornare l’autorizzazione al trattamento dati sul tuo cv? Fammelo sapere nei commenti!
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