Per mettere in piedi un’attività, che sia una grande azienda o una piccola impresa a conduzione familiare, sono necessari degli investimenti di natura economica.
Ci sono degli strumenti giusti e studiati ad hoc dalla normativa comunitaria che permettono di finanziare la crescita e lo sviluppo delle imprese di qualsiasi dimensione operanti in qualunque settore economico.
COS’È LA FINANZA AGEVOLATA?
Possiamo riferirci alla finanza agevolata come a tutti quegli interventi disposti dal legislatore nazionale, regionale o comunitario, che hanno come obiettivo quello di mettere a disposizione delle imprese strumenti finanziari a condizioni più vantaggiose di quelle di mercato, per favorire lo sviluppo di nuovi progetti, la realizzazione di nuovi investimenti o l’assunzione di nuovo personale.
In buona sostanza, la finanza agevolata ha l’obiettivo di affiancare l’impresa durante tutte le fasi necessarie per ottenere e beneficiare delle agevolazioni, siano esse comunitarie, nazionali o regionali.
Per perseguire questo ambizioso obiettivo, la finanza agevolata si avvale di strumenti di varia natura: dai finanziamenti agevolati agli sgravi fiscali, dai contributi a fondo perduto alla garanzia del credito, fino agli strumenti di investimento nel capitale di rischio, che possono essere messi a disposizione delle imprese da soggetti diversi e con modalità differenti.
Le fonti della finanza agevolata sono differenti: si va dalla legislazione comunitaria, che mette a disposizione delle imprese, dei professionisti e degli aspiranti imprenditori, risorse attraverso i fondi diretti e indiretti, fino alla legislazione nazionale.
TIPOLOGIE DI AGEVOLAZIONI
Un problema principale che accomuna le varie imprese italiane è quello di essere in grado di sapersi orientare tra le numerose proposte, leggi e opportunità che la normativa e l’iniziativa privata approntano sul mercato.
Accedere ai finanziamenti agevolati è un passo rilevante per lo sviluppo dell’impresa e permette al soggetto economico di acquisire risorse economiche-finanziarie per affrontare problemi che inibiscono o ostacolano l’impresa nel suo naturale iter di sviluppo.
Occorre fare chiarezza sui diversi tipi di agevolazione che l’imprenditore deve essere in grado di valutare.
Una prima distinzione da fare è quella tra strumenti di agevolazione:
- diretti: l’impresa riceve contributi sotto forma di denaro,
- indiretti: l’impresa usufruisce di “risparmi” e benefici fiscali a fronte di un determinato investimento.
Oltre a questa prima distinzione, occorre completare la disamina con la seguente ulteriore classificazione di strumenti di agevolazione:
- Contributo in conto capitale che si concretizza nel contributo a «a fondo perduto» e non è prevista alcuna restituzione di capitale o pagamento di interessi. Il contributo viene erogato solo a fronte della presentazione di documentazione di spese (fatture dei fornitori effettivamente saldate).
- Contributo in conto esercizio: questa tipologia di agevolazione viene concessa per contribuire alle spese di gestione che i soggetti economici devono sostenere a fronte di un determinato progetto imprenditoriale.
- Contributo in conto interessi: il contributo viene erogato direttamente dall’istituto finanziatore per abbassare il tasso di interesse applicato al finanziamento erogato e concesso all’impresa beneficiaria.
- Mutuo agevolato: l’agevolazione consiste in un finanziamento a medio/lungo termine con un tasso di interesse inferiore a quello di mercato.
A seconda degli strumenti di agevolazione, possono essere richieste particolari garanzie da parte dell’ente finanziatore.
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