
Tante offerte per una figura sempre più strategica (e richiesta) all’ interno delle imprese.
Coordinare lo spazio di lavoro con le risorse umane e l’attività dell’azienda non è un gioco da ragazzi, proprio per questo è nata la figura del Facility Manager.
In passato questa figura professionale, era considerata come un semplice gestore, e non una figura rilevante nelle attività strategiche di un’impresa.
Oggi per le aziende che vogliono innovare e ottimizzare i processi, puntare proprio su questa figura, invece, può essere determinante.
Infatti il facility manager è diventato una figura manageriale, di alto profilo, il cui compito principale è la cura e la gestione di spazi e dei servizi integrati come:
- progettazione,;
- piani di manutenzione;
- definizione delle strategie;
- procedure e gestione dell’ operatività;
- controllo dei costi dell’azienda.
COSA FA IL FACILITY MANAGER?
Indice dei contenuti
In parole semplici il facility manager gestisce gli immobili e i servizi di un’azienda, ottimizzando la gestione dei locali e garantendo la sicurezza dei lavoratori.
I focus principali di un facility manager sono:
- strategico (come e dove trovare e distribuire i servizi necessari all’azienda per raggiungere gli obiettivi di business, incluse decisioni sul budget e sui costi).
- analitico (ascoltare i lavoratori dell’azienda, per capire le loro necessità, cosa è possibile fare per migliorare l’operatività e la produttività dell’azienda attraverso le facilities, o strutture, analizzando anche i dati prodotti dall’azienda nel tempo).
- gestionale-operativo (ovvero la gestione dei vari servizi, e dell’operatività, cioè di quando e come distribuire ed erogare al meglio i servizi di facility all’azienda).
COME SI DIVENTA FACILITY MANAGER?
Fino a questo momento queste figure professionali arrivavano da una formazione tecnica, in particolare nelle aree dell’ingegneria; il facility manager deve possedere e governare tutte le informazioni relative al patrimonio immobiliare ma, per fare davvero la differenza, deve possedere anche capacità organizzative e strategiche, insieme a una conoscenza avanzata degli strumenti per programmare e gestire i budget aziendalì.
L’Università La Sapienza di Roma, ha dato il via da ottobre, al primo corso di laurea magistrale interfacoltà in Gestione del progetto, della costruzione e dei sistemi edilizi a cui accederanno oltre 80 studenti.
È la prima laurea interfacoltà tra Architettura e ingegneria dell’Ateneo e lo scopo sarà quello di formare uno specialista nelle varie fasi di gestione degli edifici complessi, dal progetto alle fasi autorizzative, alla costruzione alla manutenzione in tutto il suo ciclo di vita.
QUALI SONO GLI SBOCCHI PROFESSIONALI?
In un momento in cui la domanda di lavoro supera l’offerta questo è uno dei settori in cui si fatica a trovare candidati.
In particolare, per quanto riguarda le opportunità occupazionali, il corso prepara alle professioni di:
- Tecnici delle costruzioni civili e professioni assimilate;
- Tecnici della gestione dei cantieri edili;
- Esperto della sicurezza sul lavoro;
- Tecnici dell’organizzazione e della gestione dei fattori produttivi.
SI PUNTA ANCHE AL DIGITALE
Con l’entrata in scena dell’IoT (internet delle cose) queste figure puntano anche al digitale, che permetterà un risparmio in termini di impatto ambientale e costi aziendali.
L’attenzione quindi si sposta sempre più sulle capacità delle risorse, sul loro grado di preparazione e cultura, elementi ormai fondamentali per promuovere soluzioni elastiche e un sistema organizzativo fondato sulla professionalità.