Esame di Maturità: materie e criteri di valutazione

Dopo qualche novità filtrata con dichiarazioni a mezzo stampa, il MIUR ha emanato un decreto con gli attesissimi dettagli sull’esame di maturità: quello del 2019 almeno, in attesa di un restyling più radicale che forse arriverà il prossimo anno

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esame di maturità

Il conto alla rovescia è ormai iniziato. L’anno scolastico è terminato e i quasi 500 mila studenti delle quinte superiori attendono con ansia l’arrivo del nuovo esame di maturità.

Rispetto agli anni passati, infatti, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ha introdotto novità di rilievo, sia nelle modalità di svolgimento sia nelle materie d’esame. L’esame di Stato per il conferimento del diploma di maturità, infatti, sarà orfano della terza prova (da sempre una delle più temute da parte degli studenti) e della tesina da discutere nel corso dell’orale.

I membri delle commissioni giudicatrici, rese note lo scorso 31 maggio sul sito del Miur, dovranno così confrontarsi per scegliere come impostare il nuovo colloquio orale, che vede cambiare il suo peso sul voto finale.

Il Miur, infatti, ha anche modificato i criteri di valutazione e le modalità di assegnazione dei crediti e dei punteggi. Il voto massimo (100/100 con lode) potrà essere raggiunto solo a patto che siano rispettate determinate condizioni. Se puntate a ottenere il voto massimo alla maturità 2019, insomma, è meglio conoscere tutte le novità che vi attendono da qui a dieci giorni.

Vediamo insieme, quindi, come cambia l’esame di maturità.

PRIMA PROVA

La prima prova di questo esame di maturità, il tema di italiano, è uguale per tutti, ma da quest’anno le tipologie fra cui scegliere saranno tre e non più quattro: non ci sarà infatti la traccia a carattere storico. Rimangono invece l’analisi del testo (tipologia A), il testo argomentativo (tipologia B) e il tema d’attualità (tipologia C). Sono previste due tracce per la tipologia A (testi in prosa o poesia che potranno essere scelti tra le opere degli autori che sono vissuti dall’Unità d’Italia a oggi e non solo nel Novecento), tre per la tipologia B e due per la tipologia C.

SECONDA PROVA

A gennaio il ministero dell’Istruzione ha diffuso le materie della seconda prova dell’esame di Maturità, che sono diverse a seconda dell’indirizzo scolastico. Le materie caratterizzano il tipo di scuola (liceo, istituto tecnico o istituto professionale), e ogni anno il ministero dell’Istruzione stabilisce quale sarà oggetto d’esame.

A differenza degli scorsi anni, dove solitamente per i licei scientifici la seconda prova era di matematica e ai classici si alternavano versioni di latino e greco, quest’anno le prove prevederanno quesiti sia di matematica che di fisica per chi fa lo scientifico, e una prova di latino-greco per chi fa il classico. Gli studenti dovranno tradurre in italiano un testo in latino, fare il confronto con un testo in lingua greca (già tradotto) e rispondere a tre domande su entrambi i brani.

PROVA ORALE

Non ci sarà nessuna tesina di maturità e al suo posto gli studenti dovranno scegliere fra tre buste preparate dalla commissione d’esame dove ci saranno materiali utili per poter iniziare il colloquio, per esempio un testo poetico o in prosa, un quadro, una fotografia, un’immagine tratta dai libri di testo, un articolo di giornale, una tabella con dei dati da commentare, un grafico o uno spunto progettuale.

La scelta dei materiali (testi, documenti, progetti, problemi) sarà effettuata tenendo conto della specificità dell’indirizzo e del percorso effettivamente svolto nella classe. Ogni commissione preparerà un numero di buste pari al numero dei candidati più due, così che ciascuno studente possa scegliere tra una terna di buste e iniziare la propria interrogazione basandosi sul contenuto di quella prescelta.

LE COMMISSIONI, I CREDITI E I VOTI

Invariata la composizione delle commissioni: come negli anni scorsi ci saranno tre docenti interni e tre esterni con un presidente esterno. Invariato anche il voto finale in centesimi.

I crediti invece tenderanno a valorizzare più che in passato il profitto del triennio finale: se fino all’anno scorso ci si poteva presentare all’esame con un massimo di 25 punti di credito e si poteva ottenere il 100 con 15 punti in ciascuna delle tre prove scritte e 30 all’orale (25 punti per la carriera scolastica + 75 per l’andamento dell’esame), da giugno il massimo del credito passerà a 40 e il punteggio top per i due scritti e il colloquio sarà di 20 punti (40 + 60). Pronte le tabelle di conversione di tutti questi numeri.

“Accompagneremo le scuole e i ragazzi verso il nuovo Esame di Maturità – ha spiegato il Ministro Marco Bussetti su Facebook -. Quella di oggi è una circolare con le prime indicazioni operative. Ci saranno poi momenti di formazione per gli insegnanti e le commissioni e, attraverso i canali di comunicazione del Ministero, sito e social, ci rivolgeremo anche a studenti e famiglie”.

“Quando un Esame cambia – ha spiegato il capo del Miur -, bisogna stare al fianco della scuola e di chi quella prova deve superarla per fornire tutti i chiarimenti che servono. Lo faremo con altre indicazioni, video esplicativi, interventi di esperti. Vogliamo che ogni novità sia accompagnata da azioni specifiche di supporto. E ai ragazzi dico: se avete domande fatevi avanti, anche sui social, risponderemo ai vostri dubbi”.

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