DECRETO DIGNITÁ: CAMBIA IL CONTRATTO A TEMPO DETERMINATO

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CAMBIA IL CONTRATTO A TEMPO DETERMINATO CON IL DECRETO DIGNITA'

Le novità della riforma, durata, proroghe e costi per le aziende.

Dopo l’indeterminato cambia anche il contratto a tempo determinato che nel nostro paese è sicuramente la forma contrattuale più utilizzata e che ha subito negli anni innumerevoli modifiche, le cui ultime, appunto, sono contenute nel decreto dignità.

QUALI SONO LE NOVITA INTRODOTTE DAL DECRETO DIGNITA’?

Con il decreto dignità in primo luogo sarà modificata la durata massima del contratto a tempo determinato, che vede il termine passare da 36 a 24 mesi.

Viene inoltre reintrodotto l‘obbligo di causalità, questo significa che per poter assumere un lavoratore a tempo determinato per più di 12 mesi sarà necessario indicare una valida motivazione, pena la trasformazione del rapporto a tempo indeterminato.

QUANDO SI PUÒ CHIEDERE UNA PROROGA OLTRE I 12 MESI?

I rinnovi, come specificato nel decreto saranno accettati solo in presenza di determinate condizioni:

  • temporanee ed oggettive necessità, estranee all’ordinaria attività del datore di lavoro, nonché sostitutive;
  • incrementi temporanei, significativi e non programmabili dell’attività ordinaria;
  • ragioni sostitutive.

LA CAUSALE SARA’ OBBLIGATORIA PER OGNI RINNOVO.

In base alla nuova disciplina, quindi, bisognerà giustificare ogni rinnovo di contratto, sia se sussiste già una causale nel contratto “originario”, sia che non sia mai stata indicata.

CAMBIA ANCHE IL NUMERO DEI RINNOVI

Un’altra importante modifica riguarda i rinnovi che passano da 5 a 4 sempre nel rispetto dei due anni di durata massima contrattuale.

AUMENTANO I COSTI PER LE AZIENDE

Proprio così, per rendere meno appetibili i contratti a tempo determinato il governo non ha cambiato soltanto le regole sulla durata e i rinnovi.

Tra le novità infatti vi è l‘aumento del costo contributivo che l’impresa dovrà pagare e che è pari allo 0.5% in più per ogni rinnovo a partire dal secondo.

Una bella batosta per le azienda in termini economici, così, la misura presa per disincentivare la precarietà potrebbe avere un effetto boomerang portando le aziende ad alimentare il turn over attraverso contratti a tempo determinato di 12 mesi.

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