COME SI CALCOLA LA TREDICESIMA E QUANDO VIENE PAGATA

La tredicesima mensilità, più comunemente chiamata tredicesima, è un riconoscimento economico aggiuntivo rispetto alla normale retribuzione. Vediamo chi ne ha diritto e come si calcola.

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come si calcola la tredicesima

La tredicesima mensilità, nata come gratifica natalizia non obbligatoria da parte del datore di lavoro, nel 1960 diventa obbligatoria per tutti i dipendenti, sia pubblici che privati.

A CHI SPETTA LA TREDICESIMA?

La tredicesima mensilità spetta a tutti i lavoratori dipendenti, sia a tempo determinato che a tempo indeterminato, sia pubblici che privati.
Anche ai lavoratori domestici (colf, badanti, baby sitter) e ai pensionati hanno diretto a percepire la mensilità aggiuntiva.
La gratifica natalizia spetta anche a chi percepisce una pensione di reversibilità, in questo caso però, se la persona sta svolgendo una attività lavorativa che da diritto a sua volta alla tredicesima non la riceverà per la pensione di reversibilità.

QUANDO SPETTA LA TREDICESIMA?

È Dicembre il mese in cui solitamente viene corrisposta la tredicesima, può essere emesso un cedolino separato, apposta per la tredicesima, oppure può essere inserita nello stipendio di dicembre.

TREDICESIMA: DIFFERENZE TRA PUBBLICO E PRIVATO

Ci sono differenze per i dipendenti pubblici e privati, infatti, mentre per i primi la tredicesima è corrisposta il 16 dicembre insieme allo stipendio, tranne che per alcune eccezioni, per i dipendenti privati sono i CCNL a indicare i tempi e le modalità di erogazione.
Quel che è certo è che i dipendenti privati devono ricevere questa gratifica entro il 24 dicembre, insieme o separatamente rispetto al cedolino del mese.

COLF, BADANTI, PENSIONATI E INSEGNANTI

La tredicesima è un diritto anche per le colf, le badanti e per i pensionati.

  • Lavoratori domestici: il calcolo segue le stesse regole dei dipendenti ma il punto di riferimento del calcolo saranno le ore lavorate.
    Se il lavoratore presta la sua opera per più datori di lavoro, avrà diritto alla tredicesima mensilità da parte di ognuno.
  • I pensionati: la ricevono dagli istituti di previdenza da cui ricevono la pensione. In base ai mesi di pensione già percepiti nel corso dell’anno matura la tredicesima.
    Il pensionato la troverà assieme alla rata di dicembre, oppure spalmata sulle dodici mensilità.
    Anche chi percepisce una prestazione assistenziale – e non previdenziale – dall’Inps (come la pensione di inabilità o invalidità) ha diritto alla tredicesima.
  • I docenti: per loro il calcolo è più complesso, infatti viene preso in considerazione ogni mese di servizio e ogni periodo lavorato superiore ai 15 giorni ma non quello in cui il docente si assenta per motivi familiari o personali e nei casi in cui sia stato sospeso per motivi disciplinari.
    Gli insegnanti della scuola elementare e dell’infanzia, che la ricevono entro il 14 dicembre.

CHI NON HA DIRITTO ALLA TREDICESIMA?

Non tutti però hanno diritto a ricevere la tredicesima mensilità, ad esempio non ne hanno diritto i disoccupati, neanche se percepiscono la naspi, non spetta agli autonomi e ai professionisti, così come ai lavoratori parasubordinati.
Inoltre la tredicesima non matura durante i periodi di cassa integrazione, sia ordinaria che straordinaria.
Neanche chi ha sottoscritto un contratto a progetto ha diritto alla gratifica natalizia.

COME SI CALCOLA LA TREDICESIMA?

In che modo viene calcolata la tredicesima mensilità? Le regole sono stabilite dai contratti collettivi.
In linea di massima la tredicesima dipende dalla retribuzione totale percepita nell’anno di riferimento, equivale generalmente a un dodicesimo di questo totale, e viene corrisposta anche se il lavoratore ha lavorato meno di dodici mesi.

Ogni mese viene accantonato un rateo, pari a un dodicesimo dello stipendio mensile. Bastano 15 giorni lavorati perché il rateo venga contabilizzato.
Essendo una frazione della retribuzione annua lorda, dal calcolo della tredicesima vanno esclusi i compensi da lavoro straordinario, altri compensi extra e i bonus occasionali.

PER FARE UN ESEMPIO:

Caio ha lavorato dal primo Febbraio 2018 fino al 30 Novembre, percependo mille euro lordi mensili.
Il calcolo da effettuare sarà di questo tipo: retribuzione lorda mensile x numero di mesi lavorati/totale mensilità.

QUINDI:

1.000 € (retribuzione lorda mensile) x
10 (numero di mesi lavorati)=
_______
10.000 € :
12 (totale mensilità)
_______
833,33 euro.

Per i lavoratori part time la tredicesima viene calcolata in proporzione a quanto lavorato in rapporto al lavoratore a tempo pieno.

COME MATURA LA TEDICESIMA?

La tredicesima mensilità matura durante tutto il periodo di lavoro effettuato e non solo. Matura infatti anche durante le ferie e i riposi annuali, le assenze per malattia o per infortunio sul lavoro, i congedi per maternità e il congedo matrimoniale.
Non matura invece nei periodi di congedo parentale e di malattia dei bambini, nei periodi di aspettativa non retribuita, durante i permessi non retribuiti e nelle assenze ingiustificate e per sciopero.

LA TREDICESIMA VIENE TASSATA?

Chi di voi ha già percepito negli anni passati la tredicesima avrà notato che normalmente è di importo inferiore allo stipendio base.

Questo avviene perché, a differenza della retribuzione mensile  non beneficia di alcuna detrazione né per il lavoratore dipendente né per i familiari a carico.

La tredicesima è soggetta alle ritenute fiscali in base alle aliquote previste nel mese di erogazione senza includere le deduzioni d’imposta che, con cadenza mensile, si applicano solo al salario standard.

L’importo previsto dalla tredicesima fa comunque parte dell’imponibile previdenziale, quindi è previsto il pagamento dei contributi, sia da parte del lavoratore che del datore di lavoro.

Sulla tredicesima, per la parte che riguarda l’Irpef vengono applicate le aliquote già utilizzate per le retribuzioni passate, ma gli scaglioni mensili vengono calcolati senza aggiungere l’imponibile a quello relativo alla retribuzione del mese di dicembre.
Inoltre dal calcolo della tredicesima sono detratti anche i contributi sociali e le anticipazioni di ratei versati per l’Inail.

In che modo percepisci di solito la tredicesima? Insieme alla stipendio o separatamente? Fammelo sapere nei commenti!

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