Presto ci potrebbero essere delle nuove opportunità di lavoro nella Pubblica Amministrazione: nonostante il blocco delle assunzioni nella Pubblica Amministrazione, infatti, presto partiranno le procedure selettive per la contrattualizzazione di professionalità necessaria ad organizzare l’avvio del reddito di cittadinanza.
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È nel comma 208 bis del maxi emendamento presentato al Senato che viene specificato che fino a novembre 2019 la Pubblica Amministrazione, appunto, non potrà procedere con nuove assunzioni a tempo indeterminato. Misura che tuttavia sembra non aver colpito i centri per l’impiego.
Come noto, infatti, un ruolo chiave per il funzionamento di questa misura per il contrasto alla povertà lo avranno i navigator, ossia coloro che – come specificato da Luigi Di Maio – si occuperanno di seguire i beneficiari del reddito di cittadinanza, accompagnandoli nella fase di formazione e supportandoli nel reinserimento nel mondo del lavoro.
Complessivamente dovrebbero essere circa 10.000 i navigator impiegati nei centri per l’impiego con il compito di supportare i titolari del reddito di cittadinanza; stando a quanto stabilito dalla Legge di Bilancio in merito, quindi, per il rafforzamento dei centri per l’impiego le Regioni sono autorizzate ad assumere fino a 4.000 unità.
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Si tratta di un’importante opportunità di lavoro, specialmente quest’anno che – ad eccezione di alcuni settori come Scuola e Forze dell’Ordine – le assunzioni nel pubblico impiego sono congelate fino a novembre.
QUANTO BISOGNERÀ ATTENDERE?
Ovviamente bisognerà completare le assunzioni nel minor tempo possibile, così da garantire il corretto funzionamento del reddito di cittadinanza. Tuttavia, se effettivamente spetterà ad ogni singola Regione procedere con le assunzioni, non sarà semplice ridurre i tempi.
Come anticipato, infatti, come prima cosa bisognerà attendere l’approvazione dell’apposito decreto di ripartizione, sia delle risorse che dei posti a disposizione, tra le varie Regioni.
Successivamente bisognerà attendere la variazione dei bilanci regionali e il trasferimento delle risorse assegnate alle agenzie per il lavoro le quali, a loro volta, dovranno variare i bilanci.
A questo punto bisognerà stabilire concretamente quali profili si intende assumere, nonché i requisiti che i navigator dovranno avere; solo allora sarà possibile emanare il bando di concorso con il quale si procederà con l’assunzione di nuovo personale.
Dopodiché, una volta trascorso il mese di tempo necessario per l’invio delle candidature, bisognerà attendere che il concorso venga completato in tutte le sue prove così che la graduatoria possa essere approvata. Allora sì che si potrà procedere con la sottoscrizione del contratto e con la relativa assunzione.
Per le 4.000 assunzioni, quindi, non ci vorranno pochi mesi; è possibile, infatti, che per il completamento di questa procedura servano dagli 8 ai 12 mesi.
Senza contare che nel frattempo bisognerà potenziare l’infrastruttura dei centri per l’impiego, acquistando scrivanie e computer; ad oggi, infatti, i locali appaiono inadeguati per accogliere altre 4.000 unità.
PROSPETTO E NON REALTÀ
Nonostante i principali giornali specializzati nelle offerte di lavoro comincino già a parlare di 4.000 assunzioni nei centri per l’impiego, infatti, la selezione non è ancora cominciata.
Tuttavia c’è la possibilità che il Governo velocizzi la procedura attribuendo all’Anpal stessa il compito di assumere i navigator e di gestire il personale già contrattualizzato nei centri per l’impiego.
Vi è inoltre la possibilità che queste persone vengano selezionate senza concorso ma con avviso pubblico, in base al loro Curriculum e al risultato di test scritti e orali.
Insomma, al momento solo una cosa è certa: vi è necessità di assumere nuovo personale nei centri per l’impiego in vista della mole di lavoro prevista con l’introduzione del reddito di cittadinanza. L’assunzione dovrebbe essere poi riservata ai laureati; non si sa però né il modo né tantomeno l’ente che si occuperà del loro reclutamento.
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